16 novembre 2019
LE CONFERENZE
Ore 10.00 | Palazzo Alberti
Lavorare in sala meteo: gli strumenti del previsore ieri, oggi e domani
Erica Cova, Meteotrentino - Dipartimento di Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento
Entriamo in sala meteo ad esplorare il dietro le quinte del lavoro quotidiano del previsore,
come si prevedeva il tempo nel passato e su cosa si sta lavorando per il futuro.
Erica Cova si occupa di previsioni meteo presso Meteotrentino, Ufficio Previsioni e Pianificazione del Dipartimento di Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento. Ha conseguito la laurea specialistica in Fisica (con indirizzo in Fisica ambientale) presso Università degli Studi di Trieste nel 2011.
Ore 11.00 | Salone d'Onore di Palazzo Fedrigotti
Eventi estremi in un clima che cambia, la difficoltà nella previsione
Bernardo Gozzini, Consorzio LaMMA
Bernardo Gozzini dal gennaio 1997 è responsabile del sottosistema Meteorologia e Climatologia nel progetto LaMMA (Laboratorio per la Meteorologia e la Modellistica Ambientale) della Regione Toscana. Dal 9 agosto 1999 è assunto dal CNR presso l’IBIMET (Istituto di Biometeorologia) di Firenze con la qualifica di Primo Tecnologo. Dal giugno 2002 fino a dicembre 2007 (data di costituzione del Consorzio LaMMA) è responsabile del settore Meteorologia e Climatologia del LaMMA. Dal 2011 al 2013 è comandato presso il Consorzio LaMMA dove viene nominato Direttore scientifico del Consorzio LaMMA. Dal 2013 ad oggi è stato nominato Amministratore Unico del Consorzio LaMMA. Il Consorzio LaMMA è un consorzio fra CNR e Regione Toscana. Da febbraio 2018 ad oggi è nominato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome quale membro del Comitato di indirizzo per la meteorologia e la climatologia istituito nella finanziaria 2018 per rafforzare e razionalizzare i settori della meteorologia e della climatologia. Il Comitato di indirizzo per la meteorologia e la climatologia è composto da 13 membri di cui 6 in rappresentanza delle regioni ed ha, fra i suoi compiti, quello di definire lo statuto e le linee strategiche della nuova Agenzia ItaliaMeteo.
Ore 12.00 | Sala Università della Biblioteca Civica
Da Galileo al riscaldamento globale: il contributo delle antiche osservazioni meteorologiche allo studio dei cambiamenti climatici
Yuri Brugnara, Università di Berna
La meteorologia come scienza è nata in Italia nel Seicento grazie all'invenzione del termometro e del barometro, che consentirono di misurare sistematicamente le principali variabili atmosferiche. Molti dei dati misurati da allora non sono mai stati utilizzati nella ricerca moderna e solo di recente sono stati riscoperti e rivalutati.
Yuri Brugnara è nato a Trento nel 1983, si è laureato in Fisica dell'Atmosfera all'Università di Bologna e ha conseguito un dottorato in geografia fisica all'Università di Berna, dove lavora dal 2010. Attualmente si occupa principalmente di digitalizzazione e analisi di osservazioni meteorologiche del Settecento e della prima metà dell'Ottocento, nell'ambito del progetto "PALAEO-RA" finanziato dall'UE (http://www.palaeo-ra.unibe.ch/).
Ore 14.30 | Salone d'Onore di Palazzo Fedrigotti
Dalla coca alle baby Banane e la sfida ai cambiamenti climatici in Perù
Luca Brentari, agronomo - Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige
Lorenzo Boccagni, coordinatore progetti di cooperazione allo sviluppo per Mandacarù Onlus e Altromercato
Nella zona dall’Alto Rio Huallaga, in zona selva nel centro sud del Perù, l’economia della regione ruotava attorno alla produzione della foglia di coca. Mandacarù con Ctm Altromercato vi operano dal 2013 a beneficio di 200 piccoli contadini ex-cocaleros con il fine di creare le condizioni per l’accesso al mercato dei produttori di baby banana.
Progetto realizzato con il sostegno del Servizio Attività Internazionali della Provincia Autonoma di Trento.
Luca Brentari Luca Brentari è agronomo c/o il Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN), si occupa di consulenza in progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo nel sud-est asiatico, Africa subsahariana, Medio Oriente e America Latina. Lavora soprattutto in progetti di food security, water saving in agricoltura, e lotta ai cambiamenti climatici a Timor Est, Vietnam, Costa d’Avorio, Uganda, Perù, Brasile, Libano e Palestina. Formatore al seminario “Uso sostenibile delle risorse idriche in agricoltura e rilievi ambientali speditivi e mobile-GIS” dell’ordinamento di laurea magistrale “Progettazione integrata dell’Ambiente e del Territorio in contesti di cooperazione internazionale” dell’Università degli Studi di Trento. Formatore al corso “Principi di tecniche idroponiche” (e tecniche semplificate per contesti di cooperazione internazionale) nell’ambito delle attività del Dipartimento Istruzione Post Secondaria della FEM.
Lorenzo Boccagni
Ore 15.30 | Sala Conferenze della Fondazione Caritro
Il meteorologo fra regolamentazione professionale e responsabilità
Umberto Izzo, professore associato di diritto privato - Università di Trento
in collaborazione con il Festival delle Professioni
Quando un gruppo di esperti in un dato settore della conoscenza applicata raggiunge la consapevolezza di poter promuovere nei confronti del pubblico decisore e della collettività la richiesta di vedere riconosciuto il proprio status professionale, la storia delle professioni testimonia come l’accoglimento della richiesta determini un incremento delle aspettative che i consociati ripongono nel risultato di quell’attività, che va di pari passo con l’esposizione dei membri di quel gruppo a un più alto rischio di responsabilità giuridica, quando quelle attese siano tradite. Professionalità e responsabilità sotto il profilo giuridico, oltre che etico, sono elementi che sotto questo profilo non possono essere dissociati. Dalla responsabilità nasce la professionalità e viceversa. La relazione si propone di offrire elementi di riflessione su questo binomio, esplorando i profili problematici che circondano il tema della professionalità e della responsabilità del meteorologo.
Umberto Izzo è docente di diritto privato presso l’Università di Trento. Nel corso della sua attività, ha avuto modo di esplorare vari aspetti del diritto legati a tematiche specifiche, tra cui problematiche giuridiche della medicina, privacy, diritto d'autore e copyright, aspetti giuridici connessi a specifiche figure professionali.
Ore 16.30 | MeteoExpo, Spazio Conferenze
Come ti ricostruisco il clima. Dagli archivi meteorologici del passato un patrimonio per conoscere come è cambiato il nostro clima
Michele Brunetti, ISAC-CNR
L’Italia possiede un enorme patrimonio di osservazioni meteorologiche che generazioni di osservatori hanno scrupolosamente registrato e archiviato. Verranno descritte le diverse tappe che, dal recupero dei dati, attraverso la loro validazione, fino all’analisi finale, portano ad una affidabile ricostruzione del clima del passato.
Michele Brunetti, con una laurea e un dottorato di ricerca in fisica conseguiti presso l’Università di Bologna, è Primo Ricercatore presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Bologna dove, dalla fine degli anni ’90, si occupa della ricostruzione e dell’analisi delle variazioni climatiche del il nostro Paese, della regione Alpina e del Mediterraneo.
Ore 17.30 | Mart, Sala Conferenze
La tempesta Vaia: analisi meteorologica ed effetti sul territorio
Lorenzo Giovannini, Università di Trento
Verranno analizzate le dinamiche meteorologiche che hanno caratterizzato la tempesta Vaia, inquadrando i suoi effetti sul Triveneto, con particolare riferimento a precipitazioni ed intensità del vento. I meccanismi responsabili di questo evento saranno analizzati attraverso una combinazione di osservazioni al suolo, da radar meteorologici, nonché ricostruzioni modellistiche ad alta risoluzione.
Lorenzo Giovannini è ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento. La sua attività di ricerca si focalizza soprattutto sullo studio dei fenomeni meteorologici che caratterizzano l’ambiente montano e sulla valutazione delle particolarità microclimatiche tipiche delle aree urbane, sia tramite l’analisi di dati sperimentali, sia attraverso l’utilizzo di modelli meteorologici numerici. A questo proposito è responsabile di un sistema di previsione meteorologica ad alta risoluzione per la Provincia di Trento (meteo.unitn.it). Particolare interesse rivestono le attività di ricerca applicata, con riferimento soprattutto alla dispersione degli inquinanti, alla valutazione delle risorse energetiche rinnovabili e alle applicazioni della meteorologia in ambito agricolo.
GLI OSPITI SI CONFRONTANO
Ore 21.00 | Teatro Zandonai
Dimmi che clima hai e ti dirò chi sei. Come i comportamenti e le attività dell’uomo stanno modificando il clima. Spunti di riflessione e di azione.
Christian Casarotto dialoga con Luca Bracali (fotoreporter), Paolo Gabrielli (glaciologo) e Alessandro Cescatti (eco-climatologo)
NOTA BENE
Ingresso libero con biglietto, in distribuzione presso il botteghino del Teatro a partire dalle 19.30 del giorno stesso dello spettacolo.
È possibile ritirare al massimo 4 biglietti a testa.
Christian Casarotto, classe 1975, è laureato in Scienze Naturali. Si dedica alla Geomorfologia, Geologia del Quaternario e quindi all’ evoluzione del paesaggio alpino relativamente alle dinamiche glaciali attuali, recenti e passate. Dopo essersi dedicato ai ghiacciai alpini di Monte Bianco, Monte Rosa e Bernina, concentra oggi la sua attività sui ghiacciai trentini in qualità di glaciologo del Comitato Glaciologico Trentino della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini). Altre attività di sua competenza sono la gestione e progettazione delle attività didattiche a carattere geologico, lo sviluppo di progetti museologici diffusi sul territorio, la divulgazione con convegni e mostre, l’organizzazione di eventi culturali, mostre interattive ed esposizioni temporanee e permanenti.
Ha viaggiato in 144 paesi, è autore di 13 libri e vincitore di 14 premi in concorsi fotografici internazionali. Dal 2008 è membro di APECS (Association of Polar Early Career Scientists) per i suoi contributi mediatici e scientifici legati all'ambiente. Nel 2009 è l'unico reporter a raggiungere il Polo Nord geografico sugli sci. Nel 2010 Bracali debutta nel mondo della fine-art photography e le sue immagini vengono esposte, come personali, in 50 musei e gallerie di Roma, Milano, Bologna, Napoli, Sofia, Kiev, Odessa, Copenaghen, Yangon, Montreal, New York e Bruxelles nella sala espositiva del Parlamento Europeo. Regista Rai 1 dal 2011 e documentarista per Rai 2 e Rai 3, ha firmato 15 servizi su National Geographic. Dal 2017 diviene ambasciatore dell’associazione no-profit “Salviamo il Pianeta”. Il Minor Planet Center di Cambridge gli ha intitolato a suo nome il 198.616esimo asteroide scoperto. Da molti anni si dedica al ruolo di docente accompagnatore in viaggi fotografici in tutto il mondo. È molto attento alla divulgazione, soprattutto nei confronti dei giovani, sul tema del cambiamento climatico.
Dal 2007 Paolo Gabrielli è ricercatore permanente e Principal Investigator presso il Byrd Polar and Climate Research Center e la School of Earth Science dell’Ohio State University a Columbus negli USA, dove si occupa di ricostruzioni paleoclimatiche e paleoambientali attraverso carote di ghiaccio estratte dalle zone polari e dai ghiacciai delle più alte montagne del pianeta. A Columbus ha realizzato un nuovo laboratorio di spettrometria di massa per la determinazione nella neve e nel ghiaccio degli elementi in traccia quali indicatori di input atmosferici di carattere cosmico, vulcanico, crostale e legati alle emissioni antropogeniche. Paolo Gabrielli ha promosso e coordinato un progetto internazionale che ha estratto e sta studiando un archivio paleoclimatico dal ghiacciaio sommitale dell’Ortles in provincia di Bolzano. È inoltre coordinatore di un progetto di analisi di singole particelle in carote di ghiaccio estratte in Antartide che mira a ricostruire le caratteristiche chimiche e fisiche delle polveri atmosferiche durante gli ultimi 40,000 anni. Ha partecipato a dieci spedizioni scientifiche in Antartide, Perù, Nuova Guinea e sulle Alpi. Ha presentato i suoi studi e le sue spedizioni in decine di conferenze professionali e divulgative in ambito nazionale ed internazionale. Ha conseguito la Laurea in Scienze Ambientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia (1998) e detiene il duplice titolo di dottore di ricerca (francese e italiano) ottenuti presso il Laboratorio di Glaciologia e Geofisica dell’Ambiente di Grenoble in Francia ed il Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Venezia (2004).
Alessandro Cescatti | Eco-climatologo, Joint Research Centre, Ispra, Italia. Alessandro Cescatti inizia la sua attivitá scientifica presso il Centro di Ecologia Alpina di Trento, dove studia la capacitá di mitigazione climatica delle foreste alpine. Dal 2006 è ricercatore presso il Joint Research Centre della Commissione Europea dove si occupa delle interazioni tra il clima e la vegetazione della Terra. Negli anni ha costituito un gruppo di lavoro che usa in maniera innovativa l’enorme mole di dati raccolti dei satelliti per capire come stia cambiando il rapporto tra vegetazione e clima. Nel suo lavoro sviluppa nuovi metodi per l’utilizzo congiunto di osservazioni ottenute da molteplici piattaforme satellitari e con tecniche diverse. Combinando remote sensing e modelli matematici indaga come gli alberi influenzino il clima attraverso l’assorbimento di anidride carbonica e la modifica del bilancio energetico terrestre. In parallelo studia come le foreste e i servizi ecosistemici che offrono vengano influenzate dal clima. L’obiettivo finale del suo lavoro è quello di quantificare il ruolo delle foreste nel sistema climatico globale per sostenere lo sviluppo di politiche di mitigazione e adattamento efficaci e sostenibili.
LE CONFERENZE DI METEO-EXPO
ore 10.00 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Quello che le piante (non) dicono
Misurare l'umidità del suolo per irrigare meglio
Daniele Andreis, Fondazione Edmund Mach
ore 10.30 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Meteo Segnalatore
Il Meteo Segnalatore è un progetto in via di prossima attivazione, che prevede il reperimento in tempo reale delle informazioni relative agli eventi meteo in corso. Questo sistema interamente sviluppato dal team di sviluppo software di Rete Meteo Amatori, servirà ad informare cittadini e strutture del territorio su eventi meteo in atto, evidenziando possibili criticità.
a cura di Associazione Rete Meteo Amatori
ore 11.00 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Il progetto INTERREG Alpine Space BB-CLEAN
Strumenti strategici per un uso sostenibile della biomassa per il riscaldamento domestico a basse emissioni di carbonio. Risultati preliminari
a cura di Università Cattolica del Sacro Cuore - Brescia
ore 11.30 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
PREvisioni TEMPorali: il gruppo, gli obiettivi, i nuovi progetti in atto
a cura dell'Associazione PRE-TEMP
ore 12.00 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
L'offerta formativa della Università degli Studi di Napoli Parthenope in ambito meteorologico, oceanografico e climatologico
a cura di Università Napoli Parthenope
ore 12.30 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Tornado in Italia e fenomeni intensi
A partire dall'anno 2014 l'associazione Info Rete Meteo Amatori ha dato vita ad un progetto di archiviazione dei fenomeni di tipo vorticoso avvenuti sul suolo italiano, con la finalità di evidenziare statisticamente quali settori del territorio siano maggiormente a rischio. Ad esso è stato poi affiancato un archivio parallelo che raccoglie e classifica i principali eventi meteorologici che hanno colpito il nostro paese, come nubifragi, downburst, grandinate, trombe marine, ecc.
Ogni fenomeno prima di essere archiviato è sottoposto a una scrupolosa verifica, per determinarne tutte le effettive caratteristiche e stimarne l'intensità.
a cura di Associazione Rete Meteo Amatori
ore 13.30 | Spazio Conferenze MeteoExpo
“Meteofotografando”, un viaggio nella meteorologia e nel clima che cambia
Parlare degli eventi meteo e dei segnali del clima che cambia attraverso un uso mirato della fotografia e dell'informazione (IPCC, 2018) permette al pubblico di avvicinarsi ai problemi reali e alle possibili soluzioni, facendo comprendere che il problema non è più del futuro ma riguarda il presente.
Luca Onorato, ARPAL - U.O. CMI
ore 14.00 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Polveri sottili e fonti emissive nel territorio della Provincia di Trento: le campagne di misura dell'APPA
a cura di APPA Trento
ore 14.30 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Il corso di laurea in Scienze Ambientali dell'Università di Pisa e il suo curriculum climatologico
prof. Giovanni Zanchetta, Università di Pisa
ore 15.00 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Il convegno sull'alluvione del Piemonte del 1994 e altre iniziative all'Università del Piemonte Orientale
prof. Enrico Ferrero, Università del Piemonte Orientale
ore 15.30 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
La specola di San Rocco
Storia e caratteristiche dell'osservatorio meteorologico di Rovereto, dove sin dal lontano 1882 si raccolgono innumerevoli dati con lo scopo di garantire alla Città della Quercia un archivio utile ad approfondire e monitorare l'evoluzione del tempo e del clima lagarino.
Filippo Orlando, Area Fisica e Meteorologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto
ore 16.00 | Spazio Conferenze di MeteoExpo
Il nowcasting: cos'è, come si fa e quando serve
Andrea Piazza, Meteotrentino - Dipartimento di Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento